Virus e batteri nelle piante da frutto: come riconoscerli

Dopo l’articolo della scorsa settimana, dove vi ho parlato dei tipi di malattie delle piante, concentrandomi sui fattori non biologici e non viventi, che trovate a questo link: Riconoscere le malattie per proteggere le piante da frutto è giunta l’ora di terminare questo grande argomento con le malattie derivanti da fattori infettivi e parassitari, e parlare quindi di tutti quei problemi causati da virus e batteri. Come influenzano le nostre piante da frutto, e come attaccano? Vediamolo insieme, così da avere ancora più informazioni a riguardo!

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I virus ????

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È interessante capire come operano i virus vegetali (o fitovirus), perché l’infezione avviene quando il virus entra in circolazione nelle cellule della pianta, ma il bello è che i fitovirus non sono per nulla in grado di abbattere la barriera di rivestimento delle piante, motivo per cui il loro ingresso avviene in modi molto ingegnosi. Una delle modalità più conosciute è per seme, o comunque grazie alle vie di propagazione (bulbi, talee…), motivo per cui vi dico spesso di stare attenti e di acquistare piante certificate e in generale sementi resistenti e prive di malattia. Addirittura, anche il polline di una pianta infetta può danneggiarne un altra.

L’introduzione del virus può avvenire anche per colpa di ferite o tagli che aprono letteralmente le porte al loro mondo, quindi cercate sempre di utilizzare strumenti puliti e disinfettati per fare le potature, assicurandovi di igienizzare al passaggio di pianta in pianta. Infine, ma non per ultima come importanza, abbiamo la trasmissione tramite vettori, che possono essere gli insetti, i più “famosi” tra i fattori di contagio. La trasmissione è semplice: l’insetto acquisisce il virus da una pianta, e poi appena punge e inizia a succhiare i tessuti di un’altra, il virus cambia casa e si trasferisce.

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Ma le piante come reagiscono a un attacco?

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Le piante hanno anche loro un sistema di difesa, come un pratico antifurto, solo che alcune lo sviluppano in maniera migliore! Per esempio, ci sono piante che possono essere resistenti ad alcuni patogeni, il che le rende più forti, a tal punto che in alcuni casi sono in grado di debellare l’ospite indesiderato da sole, e quindi opporsi a un’infezione. Altre volte, invece, durante un infezione la pianta sviluppa un danno necrotico, che è il manifesto vero e proprio dell’attacco che ha subito.

È importante, quindi, partire con piante che siano resistenti, e quindi migliorate geneticamente, ma anche adatte al tipo di terreno e clima in cui le sistemiamo. Un ulteriore aiuto può venire dalle cosiddette piante indicatrici, o piante spie: sono quelle piante sensibili che vengono piantate accanto alle piante principali e prevedono le malattie, in modo da avere una diagnosi anticipata e riuscire ad intervenire prima su tutto il resto.

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E i batteri?????

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I batteri vivono negli spazi interni della pianta come i vasi xilematici e gli spazi cellulari. Le malattie che causano sono chiamate in generale batteriosi, e sono ben riconoscibili. La loro penetrazione nelle piante avviene, a differenza dei virus, grazie alle aperture naturali come i fiori. Non disdegnano anche le ferite, e dopo l’entrata segue l’ancoramento, dove consolidano la loro presenza all’interno dell’ospite, per poi passare in una fase di incubazione, dove i batteri si moltiplicano e manifestano la loro azione. Il ciclo si conclude con l’evasione, ovvero la loro fuoriuscita sotto forma di liquido. La presenza di batteri è legata all’umidità, ma possono trovarsi anche sui semi, nei bulbi, nei residui colturali, nell’acqua e anche nel terreno.

C’è un attacco in corso da parte di batteri se

– la pianta presenta delle iperplasie, e quindi un accrescimento anomalo del tessuto, come i tumori (su radici, colletto e punto di innesto, inizialmente di colore grigio chiaro), tubercoli (su foglie, steli e radici, si presentano come accrescimenti rugosi e spugnosi).

-Abbiamo poi la categoria dei cancri, individuabili su tronco (fratture e screpolature nel punto del cancro), rami, frutti (saranno pieni di macchie, come le foglie).

I marciumi molli, che già dal nome potete immaginare cosa siano, e sono frequenti quando l’umidità è elevata.

-Ci sono poi le maculature, causate da batteri come Pseudomonas e Xanthomonas, che si manifestano soprattutto sulle foglie, ma anche sui frutti. Portano alla necrosi e alla conseguente lacerazione. Nei frutti possono in abbinamento presentarsi anche marciumi.

Le batteriosi sistemiche sono invece opera di batteri che si insinuano all’interno, e quindi nel tessuto vascolare, con risultati di crescita stentata della pianta e avvizzimento. I batteri, inoltre, possono anche causare malformazioni, come anomalie nello sviluppo dei fiori, che si trasformano in foglie e anche fioriture fuori stagione.

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E anche i virus e i batteri non hanno più segreti! A presto!!

Laura Ravarotto

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Parisi Rizzo De Bianchi

Mi chiamo Parisi Rizzo De Bianchi e sono appassionato di scrittura.Ho scritto tutti gli articoli con passione e dedizione.

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