Scarti della potatura: come trasformarli in nutrimento
Vi ho già parlato del trapianto delle piante da frutto (qui: Trapianto piante da frutto: gli step giusti da seguire) e della potatura (qui:La potatura delle piante da frutto: diventare esperti in pochi passi!), ed è quindi arrivato il momento di parlare di un altro argomento interessante, che riguarda proprio le piante e in particolare i rami. Già, perché una volta che abbiamo costruito a puntino il nostro frutteto e lo abbiamo potato adeguatamente, cosa farne dei rami tolti? Il problema non si pone quando si hanno poche piante (piccole), ma in casi di un orto ben fornito, come il mio, gli scarti sono davvero tanti e i mucchi di rami aumentano di settimana in settimana durante tutto il periodo della potatura. Se un tempo si chiudeva un occhio e, anzi, non era proprio un problema, gli scarti legnosi venivano bruciati in grandi falò, e così eliminati.
Al giorno d’oggi è impensabile fare una cosa del genere, soprattutto se si ha il terreno nelle vicinanze delle case. Vediamo quindi come occuparci di questi scarti che, in verità, sono molto utili!!
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Come dare ai rami una nuova vita
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Le principali opzioni sono tre. La prima è quella di formare della fascine e utilizzarle come legna da ardere se si ha un camino o forno a legna. La seconda è di affidarsi alle piazzole ecologiche del proprio comune, e portare lì i risultati della vostra potatura. La terza opzione, invece, va a dare una seconda vita ai rami, ed è proprio questo l’argomento principale del mio articolo. Curiosi? Mi riferisco alla bio triturazione dei residui verdi, un metodo che vede in azione un bio trituratore che va a sminuzzare e trasformare in cippato i rami. Io ho acquistato il modello Tritone One con motore Honda dall’azienda italiana Ceccato Olindo, e il mio mondo è cambiato. Sì, perché ogni volta era un dramma la gestione delle montagne di rami, mentre ora è molto più semplice. Ci sono diversi motivi per cui vi consiglio un bio cippatore, e il primo e principale è che gli scarti legnosi diventano il nutrimento per il terreno. È proprio così, una ruota che gira, e se prima i rami erano le braccia delle piante, diventano poi il carburante per le radici e vanno a svolgere la funzione del compost. Il funzionamento è semplice: basta inserire i rami nel trituratore e questo li trasforma in cippato pronto all’uso.
Una volta prodotto il cippato, lo distribuisco sul terreno, e la prima volta che passo col trattorino lo metto sotto terra. Così andrà a humidificare e diventerà fonte di alimentazione per le nostre piante da frutto. Nelle foto sotto potete vedere i vari passaggi che ho immortalato, dall’inizio alla fine, e noterete la trasformazione!
Insomma, per concludere, gli scarti in agricoltura difficilmente sono davvero scarti, anzi, possono essere considerati un nuovo inizio e, come avrete capito da questo articolo, produrre nutrimento da ciò che potremmo buttare è davvero semplice!
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A presto!!
Laura Ravarotto
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