Piante aromatiche da coltivare: il rosmarino
Questa volta voglio parlarvi di una pianta che amo molto, il rosmarino! Spesso le persone mi chiedono quali sono le piante più adatte da mettere nel giardino (o nell’orto) quando si ha poco tempo da dedicare al giardinaggio, ma si vogliono ottenere dei risultati stellari. I questi casi penso sempre alle piante aromatiche, belle e poco impegnative, adatte anche come idea per una seconda casa dove non si passa troppo tempo. Sono decisamente l’ideale, perché non solo sono eleganti e autonome, ma regalano quei profumi unici che rimandano subito al mediterraneo, e sono utilissime in cucina, un plus da non dimenticare.
La cosa più sorprendente è che possono essere coltivate anche sul balcone, in terrazza… si adattano benissimo a tutte le condizioni (basta che stiano all’esterno), anche se danno il meglio di sé piantate a terra. Non è un caso che ve ne parli proprio ora, dato che siamo in periodo di trapianti, e avete tempo tutto l’autunno e la prossima primavera per organizzarvi! Insostituibile per aromatizzare, è fantastico avere del rosmarino fresco sempre a disposizione. È tutta un’altra cosa rispetto al dover acquistare i rametti quasi insapori che si trovano al supermercato, e vi renderà orgogliosi!
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Come iniziare ????
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Naturalmente, il primo passo è acquistare una pianta. Generalmente esistono due specie diverse: il rosmarino prostrato e quello italiano. Il primo è più ornamentale, e ha uno sviluppo discendente, da qui il nome. È utilizzato tanto come cespuglio o come decorazione per muretti di pietra rialzati, data la sua propensione a formare una deliziosa cascata morbida con i suoi rami. Può essere utilizzato anche in cucina, ma di solito il suo compito è più di bellezza, dal momento che in inverno spuntano poi i tipici fiorellini viola.
Nel secondo caso, invece, si parla del vero e proprio rosmarino, la classica pianta che si sviluppa in altezza e ramifica molto, raggiungendo dimensioni importanti con il passare degli anni. Lo si tiene a bada grazie a potature annuali, ma in verità può essere lasciato anche libero di svilupparsi a tutto ritmo se lo si preferisce mastodontico. Io sono per la potatura, così riesco a gestirlo meglio e a contenerlo.
Non ho un periodo specifico in cui lo faccio, semplicemente quando vedo che la pianta si sta allargando un po’ troppo le do un taglio. La messa a dimora è molto intuitiva, come per qualsiasi altra pianta basta prelevare il rosmarino, smuovere un pochino la parte finale con le radici che hanno preso la forma del vasetto e poi piantarlo. Dopo un’abbondante innaffiatura, è pronto e crescerà molto in fretta, perché è raro che muoia dopo il trapianto. Discorso diverso se volete trapiantare una pianta già grande e non in vaso. Ve lo sconsiglio, perché è facile che lo spostamento da un punto all’altro la faccia seccare, dal momento che per estirparla bisogna tranciare tante radici. E’ infatti una pianta che ama espandersi radicalmente, motivo per cui una volta messa nel terreno è meglio non disturbarla più.
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Moltiplicazione del rosmarino
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Una cosa fantastica, di questa pianta, è che si moltiplica molto semplicemente, e una volta che ne abbiamo una, possiamo ricavare quanti rosmarini vogliamo! Come si fa? Ci sono diversi metodi, e il mio è quello di tagliare un rametto bello dritto e togliere gli aghetti finali, per poi metterlo in una caraffa piena di acqua! Basta attendere qualche settimana, controllare ed eventualmente riempire il contenitore se l’acqua diminuisce, e poi inizieranno a spuntare le radici! Niente male, vero? È super semplice e si può fare durante tutto l’anno, evitando i mesi più freddi. Il passo successivo è quello di mettere il ramo nel terreno: crescerà e svilupperà il suo apparato radicale in piena autonomia.
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Alla prossima!
Laura Ravarotto
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