L’AGLIO: UN SUPER FOOD
Amato da pochi ed evitato da molti l’aglio è un vero e proprio “Super-food” dalle notevoli proprietà digestive, antibatteriche e antiossidanti.
Grazie alla presenza di vitamina C è un importante alleato del sistema immunitario e risulta, nel complesso, prezioso per il benessere dell’intero organismo.
Non ci resta altro che scoprirlo insieme e imparare a consumarlo.
Bulbo appartenente alla famiglia delle Liliacee come le cipolle, lo scalogno e i porri, l’aglio è da sempre utilizzato in cucina, sia crudo che cotto, per insaporire i piatti. Il suo odore tipico è dovuto alla presenza dell’allicina, un composto derivante dallo zolfo, utilizzato dalla pianta per la difesa da possibili attacchi esterni di parassiti e batteri. Il composto, che si libera dagli spicchi solo dopo triturazione o masticazione ed è sensibile al calore (per questo è consigliato di consumare l’aglio crudo), apporta numerosi benefici all’organismo. Primo fra tutti la capacità di riequilibrare la flora batterica intestinale e aiutare a ripristinare il suo normale funzionamento. Inoltre, numerosi studi sembrano suggerire che sia in grado di ridurre i fenomeni infiammatori, svolgendo un ruolo antiossidante contro gli effetti negativi dei radicali liberi riducendo il tanto famigerato invecchiamento cellulare.
L’aglio possiede anche un effetto positivo sulla colesterolemia. Sembra, infatti, che un suo consumo, nell’ambito di una dieta sana e ben bilanciata, contribuisca alla riduzione del colesterolo totale favorendo l’aumento di quello “buono” (HDL) a discapito di quello “cattivo” (LDL). Non va dimenticato il suo prezioso contributo all’assunzione di vitamine come la vitamina B6 e di minerali quali selenio, calcio, fosforo e potassio.
Al contrario di quanto si crede, l’aglio, così come la cipolla, può favorire la digestione aumentando le secrezioni gastriche e migliorando l’assorbimento di macro e micronutrienti del pasto. L’idea che l’aglio o la cipolla siano i veri artefici di una cattiva digestione, salvo specifiche situazioni come nel caso di soggetti affetti da ipercloridria (eccessiva acidità gastrica), è dovuto al metodo di cottura e di preparazione dei pasti. Le lunghe lavorazioni, i tempi di cottura elevati e la presenza di grassi negli alimenti, rende il pasto in generale difficilmente digeribile e, se sono stati utilizzati nella preparazione aglio o cipolla, la sensazione di avvertire l’odore di uno dei due, anche molte ore dopo il pasto (essendo fortemente aromatici), lascia ipotizzare che sia proprio l’aglio o la cipolla ad essere rimasto “indigerito” e non il pasto stesso.
Il problema dell’odore è risolvibile accompagnando le preparazioni con erbe aromatiche fresche come il basilico, il rosmarino, la menta capaci di “coprirlo” oppure riducendo i tempi di cottura del pasto migliorandone la digeribilità.
Consiglio: per ottenere da uno spicchio d’aglio tutte le sue proprietà e ricavarne i benefici è importante consumarlo crudo, magari aggiungendolo a zuppe o minestroni.
Controindicazione: Se è vero che possiede numerose proprietà benefiche per l’organismo è anche vero che non bisogna esagerare ed evitare di consumarlo in particolari casi di maggiore sensibilità, specialmente se affetti da gastrite, ulcere o reflusso gastroesofageo ed è fortemente sconsigliato ai soggetti intolleranti. Inoltre, è bene tener presente che a dosi elevate oltre a provocare nausea, meteorismo, diarrea e gonfiore addominale, può interagire con i farmaci anticoagulanti.
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Dott.ssa Ornella Donnarumma Biologa Nutrizionista
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