Il quaderno di campagna applicato all’orto
Prendersi cura dell’orto e produrre frutta e verdura con le proprie mani è fantastico, perché permette di avere prodotti a chilometro zero coltivati da noi stessi, ma è un attività molto impegnativa, e oggi voglio darvi dei consigli su come organizzare al meglio la vostra “tabella di marcia” agricola in modo molto semplice. Avete mai sentito parlare dei quaderni di campagna? Sono paragonabili al copione per gli attori, e quindi molto importanti per la riuscita di una grande opera. Cos’è un orto, se non un teatro dove mettiamo a recitare la natura? Per chi opera in modo professionale in campo i quaderni di campagna sono indispensabili, perché permettono di tener conto di tutte le operazioni che si svolgono, in modo da segnare i passaggi più importanti. Questo metodo, però, può essere applicato anche da noi appassionati per la gestione dell’orto o del frutteto familiare… vediamo come!
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Perché è importante mantenere un quaderno di campagna?
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La risposta è semplice: per semplificarci la vita. È importante, infatti, tenere traccia di tutto quello che facciamo, dai trattamenti, alle semine, ai trapianti, in modo da creare linee guida utili anche per gli anni successivi. L’orto, infatti, non è qualcosa che si fa una tantum, ma è un percorso che, una volta iniziato, si deve portare avanti nei secoli a venire. Tralasciando la battuta, è essenziale avere a mente tutti i passaggi svolti, e da quando utilizzo questo metodo riesco a organizzarmi meglio e non rischio di tralasciare nulla, come capitava prima. Io utilizzo un calendario che recluto solo per il specifico scopo di diventare il mio diario di viaggio, dove appunto tutto ciò che compio, annotando sulla data specifica l’azione svolta, come una semina o un trattamento. In aggiunta, segno su dei fogli la dislocazione delle colture, e quindi i punti precisi in cui ho messo quello o quell’altro.
Perché è importante saperlo di anno in anno? Il motivo principale è che non tutte le colture amano essere messe nello stesso terreno per due anni di seguito, e prediligono le rotazioni. Dato che nell’orto si susseguono molte colture, anche nello stesso punto quando si libera, non è facile ricordarsi con precisione la posizione precedente di un certo ortaggio, ecco perché ci vengono in aiuto gli schemi che abbiamo fatto! Molti ortaggi, infatti, odiano essere riseminati o trapiantati nello stesso terreno dell’anno prima.
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Il terreno VS gli appunti
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La produttività della terra tende infatti a diminuire mano a mano che il tempo passa, soprattutto se una coltura viene ripetuta ogni anno sullo stesso terreno. Dato che il terreno è sensibile ai cambi di coltura, è importante capire che tutte le colture lasciano dei residui (che siano insetti, funghi, infestanti, elementi nutritivi, eccetera), che hanno effetto sulle colture successive, ed è qui che entra in gioco la nostra capacità di far sì che lo sfruttamento di un appezzamento avvenga nel migliore dei modi, con una varia ed equilibrata successione di piante, per guadagnare in salute del terreno, che si ritroverà più idoneo ad accogliere la coltura che seguirà. Avete capito ora perché è importantissimo avere un quaderno di campagna? Una volta compilato accuratamente, vi basterà riprenderlo e leggerlo l’anno successivo di mese in mese per organizzarvi al meglio!
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Alla prossima,
Laura Ravarotto
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