Il melone: tante curiosità per coltivarlo alla grande!

I meloni sono tra i frutti estivi per eccellenza, e fanno venir voglia di vacanze e ci aiutano quando il termometro sale vertiginosamente, grazie al loro alto contenuto di acqua e alla loro freschezza. Attorno ai meloni aleggiano diverse leggende che hanno acceso la mia curiosità, e quella che più mi ha sorpreso è stato il fatto che un tempo questo frutto fosse ritenuto da alcuni… pericoloso! Proprio così: andando controcorrente rispetto alla credenza che il melone celasse poteri di fertilità, alcuni medici credevano che il frutto portasse alla morte, ritenendolo “colpevole” di aver ucciso quattro imperatori e due pontefici.

Ora, non possiamo fare un salto indietro nella storia, per scoprire esattamente cosa sia successo, ma questi avvenimenti così apocalittici potrebbero essere la conseguenza di alcuni avvelenamenti appositamente congegnati, e se c’è una cosa che la saga letteraria medievale de il Trono di Spade ci ha insegnato, è che morti così erano all’ordine del giorno!

Uscendo dalla sfera fantasy, però, c’è anche un’altra curiosità, questa volta più felice. Avete presente Alexandre Dumas? Se la risposta è no, devo allora nominarvi “i tre moschettieri” o “il conte di Montecristo”: Dumas ne è l’autore. Questo scrittore era talmente ghiotto di meloni, e così insaziabile, che piuttosto che farsi pagare per l’acquisto di 400 volumi delle sue opere da parte di una biblioteca, fece un patto alquanto strambo: un rifornimento a vita di 12 meloni all’anno! Vediamo però ora come coltivare questa pianta!

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Coltivare il melone

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Principalmente, esistono tre categorie di meloni, i Charentais, con polpa arancione, il retato, con polpa sul bianco verde, e i meloni d’inverno, gli Inodorus, quelli con la buccia completamente liscia e la polpa biancastra. Nonostante il nome, questi meloni vengono coltivati e raccolti in estate, con l’unica differenza che si conservano molto bene per il periodo invernale. Quando decidete di coltivare i meloni, dovete scegliere la varietà che più vi piace, perché anche il gusto cambia leggermente da frutto a frutto.

Non tutti i terreni sono perfetti per questa coltivazione, e infatti, io che ho una terra abbastanza sabbiosa, fatico non poco. Per essere nella giusta carreggiata, il melone ha bisogno di tanta sostanza organica, e quindi di un terreno ben ricco e profondo (le radici hanno bisogno di spazio), con un ottimo drenaggio. Il trapianto è da farsi verso maggio. Trattandosi di una coltura da rinnovo, non va più posizionata nello stesso punto per almeno altri 8-10 anni. Questo in linea generale per le grandi coltivazioni in pieno campo. Per l’orto, basta aspettare anche “solo” un quattro o cinque anni. Non è una vera comodità, se si dispone di poco spazio, ma questa pratica è necessaria per evitare che al lungo andare vengano a galla problemi di parassiti fungini.

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Un trucchetto molto utile

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Quando le vostre piante inizieranno a produrre, vi consiglio di mettere un assicella di legno sotto al melone, in modo che non sia a diretto contatto con il terreno. È un metodo che utilizzo anche per le zucche, e mi assicura che il frutto non marcisca stando troppo a contatto con l’acqua piovana o l’acqua delle innaffiature! Vi consiglio il legno perché scalda meno a contatto con il sole, rispetto ad altri materiali. I frutti vi ringrazieranno!

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Come capire se un melone è maturo

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La raccolta dei meloni è tutt’altro che facile. Capita a volte, infatti, di raccoglierli quando sono troppo maturi e quindi con un gusto un po’ troppo forte o, all’opposto, quando non sono ancora del tutto pronti per arrivare in tavola. Di trucchi per capire quando è l’ora giusta, ce ne sono parecchi, ma quello che più funziona è l’osservazione dell’attaccatura: deve essere secca, e se si picchietta con le nocche sulla superficie del melone si deve avere la sensazione che non suoni a vuoto. Il frutto non deve essere troppo morbido, e il profumo che si sente avvicinandosi deve essere intenso. Anche il cambio di colore è un altro segnale che il frutto sta virando verso la maturazione, e controllare di giorno in giorno è sicuramente l’idea migliore per tener conto dei progressi.

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Un toccasana per l’abbronzatura!

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Il melone è il frutto per antonomasia che aiuta tantissimo l’abbronzatura: non tutti lo sanno, ma il beta-carotene, contenuto in tutti i frutti arancioni, favorisce il mantenimento della tintarella, proteggendo la pelle. Ovviamente, mangiandolo si fa anche il pieno di vitamine e antiossidanti, anche se il fattore abbronzante la fa da padrona! E’ sicuramente un altro ottimo motivo per coltivare questa bellissima pianta! Non dite anche voi?

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Alla prossima, spero di avervi fatto venire l’acquolina in bocca!

Laura Ravarotto

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Parisi Rizzo De Bianchi

Mi chiamo Parisi Rizzo De Bianchi e sono appassionato di scrittura.Ho scritto tutti gli articoli con passione e dedizione.

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