Il fico, una pianta incredibile e complicata

I fichi sono piante da frutto a sé stanti e molto particolari, tanto che nei tempi antichi venivano molto considerate e citate spesso negli scritti e incluse di diritto nei miti. Gli antichi egizi sono stati il popolo che meglio ha abbracciato e capito le qualità di questa pianta, che veniva considerata immortale, vero simbolo della vita eterna. Non è un caso, infatti, che molto spesso i sarcofaghi, considerati i “possessori della vita”, fossero fatti proprio con il legno dei fichi, un modo per elevare la simbologia, e augurare un buon viaggio al defunto nella nuova vita eterna che lo aspettava.

Ma perché consideravano proprio questa pianta come simbolo di eternità? La risposta può essere più semplice del previsto: i fichi, infatti, sono piante indistruttibili, che si adattano al clima e hanno una longevità incredibile, a tal punto che producono tanti frutti anche in età avanzata, senza mai stancarsi. Sotto questo punto di vista sono piante forti, e di un eleganza disarmante: se infatti confrontate con qualunque altro albero, sono riconoscibili, anche da un occhio non esperto, grazie ai loro rami non spigolosi ma grassottelli e al colore che vira sul grigio chiaro, nonché alle foglie grandi (utilizzate addirittura da Adamo ed Eva per coprirsi!). Queste piante sembrano quasi dei bonsai, ma enormi, e le loro radici, quando affiorano sul terreno col passare degli anni, le rendono ancora più belle e caratteristiche.

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L’originalità del fico

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Senza aver bisogno di molta acqua (esattamente come un cactus!) e con una generosa dose di sole, i fichi si godono la loro vita senza troppi problemi, con l’unico difetto di avere un legno morbido, e una delle cose che mi ricordo fin da piccola è che mi è sempre stato vietato di arrampicarmi su queste piante, proprio perché i rami si spezzano molto facilmente! Ma questo non è uno svantaggio, anzi, potare i fichi è molto più facile rispetto a tutte le altre piante, perché anche per i rami più imponenti le difficoltà nel taglio sono minori.

Come nel caso delle fragole, il fico in sé è un finto frutto, mentre quelli veri sono i semini al suo interno. Ma un’altra caratteristica che tira una linea ben netta rispetto a tutte le altre piante è che questa non ha bisogno di produrre fiori per avere i frutti. Non vedremo mai, quindi, un fico fiorito, ma passeremo direttamente a osservare in primavera sui suoi rami spuntare piccoli pallini verdi, le infruttescenze, che mano a mano si ingrandiranno e diventeranno i futuri (falsi) frutti. Quando sono piccoli, però, riescono anche in questo caso a sorprendere! Nonostante non siano fiori a tutti gli effetti, a un’estremità hanno un buchino che permette agli insetti utili di fare l’impollinazione.

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fichi
Ed ecco l’infruttescenza! Si presenta come un… mini fico! Notate il buchino?

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Una questione di sessi!

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Complicato? E non è ancora arrivato il bello! Le piante di fico si distinguono fra maschi e femmine, e fin qui non è una novità, esistono molte piante con una spiccata sessualità, vedi il kiwi, che hanno bisogno di essere raggruppate fra i due sessi diversi per produrre. Solo le femmine possono concepire frutti commestibili, i maschi sono utili solo per impollinare, e la cosa sorprendente è che allevano loro stessi una piccola vespa che fanno nascere all’interno degli ovari, e che poi una volta uscita va a fecondare le femmine!

Ma la selezione ha portato alla creazione di piante che “si arrangiano” da sole, e che sono un mix tra i due tipi. La pianta, quindi, non ha praticamente bisogno di una fecondazione per produrre, e non è quindi necessario raggruppare i due sessi diversi per ottenere dei risultati, cosa molto utile in agricoltura. Prima però ho detto che esiste un buchino nel piccolo frutto per permettere l’impollinazione: ho sbagliato? No! Il buchino rimane, e nel caso un insetto andasse, dentro a quel frutto i semini si presenteranno più “pieni”, ma per il resto, l’azione delle api non è così necessaria. In pratica: sia che vadano gli insetti, sia che se ne stiano alla larga, per la pianta sostanzialmente non cambia… nulla!

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I frutti!

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E i frutti? Tanto per farsi distinguere in modo ancora più netto, il fico produce in genere due tipi di frutti, che si notano appunto dalle due valanghe di produzione che si svolgono durante l’anno: la prima venuta è all’inizio dell’estate, quando a svilupparsi sono i frutti derivanti dalle gemme autunnali, chiamati fioroni, mentre la seconda venuta è quando i frutti si formano dalle gemme spuntate in primavera e che andranno a maturare a fine estate: solo quelli vengono chiamati proprio “fichi”.

Come accennato prima, i fichi si adattano bene a qualsiasi clima, purché non vada sotto ai 18 gradi, anche se potrebbero comunque resistere molto bene. Non hanno particolari esigenze riguardo al terreno e hanno bisogno di tanto sole. Io per esempio non ho mai fatto un trattamento a queste piante, non è necessario, perché sono decisamente forti come delle rocce!!

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Alla prossima,

Laura Ravarotto

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Parisi Rizzo De Bianchi

Mi chiamo Parisi Rizzo De Bianchi e sono appassionato di scrittura.Ho scritto tutti gli articoli con passione e dedizione.

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