Conosciamo insieme le fave.

Alla parola “legumi” il primo pensiero va subito ai fagioli oppure ai piselli e ceci, dimenticandosi di tutte le altre leguminose, come ad esempio la pianta delle Fave. Ebbene si, anche le fave appartengono a questa famiglia di cui ne condividono caratteristiche ed effetti benefici sull’organismo, allora conosciamo insieme le fave.

Originaria dell’asia occidentale, la fava è una pianta ormai diffusa e coltivata in tutto il mondo anche nel nostro paese, dove Sardegna e Lazio ne costituiscono i principali produttori.

Anticamente era un prodotto del popolo, economico e facilmente reperibile e per questo motivo considerato poco pregiato. In realtà,le fave, essendo dei semi che dovranno assicurare la nascita di una nuova piantina, sono ricche di nutrienti come vitamine e mineralie sono anche un prezioso alleato in cucina, rappresentando non solo un ortaggio interessante dal punto di vista nutrizionale, ma anche un ottimo aiuto nella preparazione di numerosi piatti, grazie alla loro versatilità.

Nutrizionalmente, contribuiscono all’apporto di fibra, che non solo aiuta a riequilibrare la normale funzionalità dell’intestino, alleviando i sintomi della stitichezza, ma riduce anchel’assorbimento intestinale di grassi e carboidrati, rientrando così negli alimenti alleati della linea. Inoltre, hanno un basso indice glicemico, ragion per cui, nelle giuste quantità sono indicate perfino nella dieta dei diabetici.

Specialmente se consumate crude, apportano quantità significative di vitamina C, importante per le nostre difese immunitarie e forte antiossidante contro i radicali liberi responsabili dell’invecchiamento cellulare. Inoltre, contengono magnesio e potassio, minerali fondamentali per la salute del nostro sistema circolatorio.

Ma le numerose proprietà non finiscono qui: sono ricche di manganese, minerale che contribuisce all’assorbimento di calcionelle ossa riducendo i possibili rischi da osteoporosi e contengono vitamina A, principale alleato della nostra pelle e della salute dei nostri occhi. 

In cucina possono essere consumate sia cotte che crude con alcune differenze. Le fave crude contengono una maggiore quantità divitamine idrosolubili, come la vitamina C e le vitamine del gruppo B, che si perdono invece in cottura. Mentre cotte risultano più digeribili, soprattutto se ridotte a puree. Con un po’ di fantasia, possono essere utilizzate per arricchire le insalate, che se adeguatamente bilanciate, diventano un piatto unico veloce e pratico, oppure aggiunte a minestroni e primi piatti. Inoltre, sono alla base della preparazione del “Falafel” una pietanza mediorientale costituita principalmente da legumi e spezie.

Consiglio: dal fruttivendolo o nei banconi del supermercato, per comprare un prodotto fresco e di buona qualità accertiamoci che i baccelli siano turgidi e di un bel colore verde acceso, preferibilmente senza macchie. Se non vengono consumate in giornata, i baccelli non ancora aperti, possono essere riposti in una busta di plastica dopo essere stati leggermente bagnati sotto la fontana, per poi essere conservati in frigorifero. Le gocce di acqua presenti sui baccelli e la chiusura, non ermetica, della busta, permetterà di mantenere la freschezza del prodotto ancora per 1-2 giorni. Se invece pensate di non consumarle nell’immediato è buona prassi, per mantenere intatte le proprietà nutrizionali, congelarle. Prima di porle nel proprio congelatore conviene sbollentarle per pochi minuti (2/3 min) e lasciarle raffreddare,potranno poi successivamente essere consumate cotte nei minestroni o come condimento per la pasta. 

Controindicazione: nei soggetti affetti da una patologia ben precisa conosciuta con il nome di Favismo, il consumo di fave, così come altre leguminose e alcuni farmaci, può comportare delle reazioni gravi che portano alla comparsa di emolisi acuta e, in alcuni casi, collasso circolatorio. Il favismo è un difetto congenito di un enzima del metabolismo del glucosio che comporta una grave carenza di questo enzima, con conseguente danno sui globuli rossi. L’eliminazione dalla propria dieta delle fave è l’unico vero rimedio per poter evitare manifestazioni cliniche pericolose. 

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Dr.ssa Ornella Donnarumma

Biologa Nutrizionista

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Parisi Rizzo De Bianchi

Mi chiamo Parisi Rizzo De Bianchi e sono appassionato di scrittura.Ho scritto tutti gli articoli con passione e dedizione.

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